Le materie prime nella transizione ecologica

24 May 2023

Roma, 24 maggio 2023


“Le materie prime nella transizione ecologica” è il tema del convegno in programma mercoledì 24 maggio, a partire dalle ore 15, a Roma, nella Sala della Regina di Palazzo Montecitorio.

Il convegno, promosso dall’associazione a/simmetrie, con il patrocinio della Camera dei Deputati, intende promuovere una riflessione da parte della politica su un aspetto non ancora pienamente assimilato del processo di transizione ecologica. Ad aprire i lavori sono il Presidente della Camera dei Deputati, Lorenzo
Fontana, e il Vicepresidente della Commissione Finanze, Alberto Bagnai. Segue un panel con quattro esperti riconosciuti del settore, specializzati in diversi aspetti della filiera dell’energia (dalla filiera del fossile a quella del fotovoltaico, passando per quella delle materie prime), per fornire qualche dato e qualche spunto di analisi che possa guidare la riflessione politica su questo tema cruciale.
Si tratta dell’Energy Advisor e Docente di Economia delle risorse energetiche, Massimo Nicolazzi, dell’Energy Advisor e Board Member, Roberta Benedetti, dell’Economista dell’energia, Simona Benedettini, e del fondatore di T-Commodity, Gianclaudio Torlizzi. Le conclusioni sono affidate al Presidente della Commissione attività produttive, Alberto Luigi Gusmeroli, e al Ministro dell’Ambiente e della
sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin. Modera la giornalista di “Verità e Affari”, Fiorina Capozzi.

Questa transizione può essere descritta come il passaggio da una classe di materie prime (le fonti fossili di energia, il “fossile”) a un’altra, più diversificata: le cosiddette “terre rare” (che tecnicamente sono per lo più metalli e non sono tutti rari), altri metalli come il rame, e i semimetalli come il silicio. Questo
passaggio comporta sfide geopolitiche (chi controlla le filiere dei nuovi materiali?), ambientali (quanta CO2 producono l’estrazione e la raffinazione di questi materiali?) ed economiche (quali costi e quali impatti inflattivi ha questa riconversione industriale?) che vanno accuratamente ponderate per assicurare il successo della transizione.

L’organizzatore

a/simmetrie a.p.s.

a/simmetrie a.p.s. è un’associazione di promozione sociale costituita nel 2013 per promuovere la riflessione e la proposta sul tema delle asimmetrie economiche, fra cui rientra a pieno titolo la transizione ecologica, caratterizzata da una innumerevole serie di asimmetrie: nella dotazione di materie prime, nella dotazione di tecnologia, negli standard regolamentari (in particolare in campo ambientale), nei regimi di mercato, e così via. Nei suoi dieci anni di vita l’associazione ha finanziato, in partnership con dipartimenti universitari, assegni e progetti di ricerca sulle asimmetrie della costruzione europea e su quelle del pricing dei carburanti, che hanno prodotto undici articoli pubblicati su riviste scientifiche internazionali, ha pubblicato nella sua collana oltre trenta working papers, ha organizzato quattordici convegni internazionali e decine di altri seminari scientifici, di presentazioni di libri, e di occasioni divulgative e di confronto. 

I relatori

Roberta Benedetti – Consulente e Senior Advisor Energy. Ricopre il ruolo di consigliere non esecutivo indipendente in alcuni consigli di amministrazione e supervisory board di società quotate e non, italiane ed europee. Fondatrice di una start-up per l’installazione di impianti rinnovabili su siti brownfield, ha un passato da executive in utility europee.

In sintesi (citazioni):

  • “L’Europa ha accelerato sulla transizione energetica per ridurre le emissioni climalteranti, non tenendo conto delle maggiori emissioni per la produzione del silicio policristallino che per il 90% è prodotto in Cina.”
  • “L’assenza di sostegno a una produzione europea di questi materiali non solo ha di fatto contribuito all’aumento di emissioni a livello globale, ma ha portato alla perdita del controllo nell’industria più importante per la transizione: energetica, digitale, dell’automotive.”
  • “Possiamo seguire l’esempio degli Stati Uniti che non chiedono all’industria il pagamento di quote di emissione e che con il SEMA Act stanno procedendo al re-shoring della produzione di silicio policristallino e gas silenici.”

Simona Benedettini – Economista dell’energia con più di dieci anni di esperienza professionale come consulente indipendente nel campo delle politiche energetiche e della regolazione dei mercati dell’energia elettrica e del gas naturale. In questi ambiti Simona Benedettini supporta operatori privati e istituzioni pubbliche a livello italiano ed europeo; tra queste ultime, la Commissione Europea e la Financial Conduct Authority. Gli ambiti di supporto includono anche attività di perizia in istruttorie antitrust. Simona Benedettini ha conseguito un dottorato di ricerca in Law and Economics presso l’Università di Siena ed è stata visiting scholar presso l’Università dell’Illinois. Scrive regolarmente per riviste accademiche e quotidiani italiani su temi di energia.

In sintesi (citazioni):

  • “Gli obiettivi di decarbonizzazione al 2030 rendono ancora più essenziale il ruolo delle reti di trasmissione e distribuzione elettrica.”
  • “Le reti dovranno diventare intelligenti per assicurare la continuità e l’economicità della fornitura di energia elettrica da fonti non programmabili.”
  • “La quota crescente di impianti di generazione elettrica da fonti rinnovabili non programmabili deve accompagnarsi, necessariamente, a una attenta valutazione dell’adeguatezza del parco di generazione elettrica.”
  • “Il mercato della capacità italiano ha dimostrato di essere un valido strumento: è necessario chiarire quanto prima quale sarà la sua evoluzione nei prossimi anni per accompagnare in modo attento il processo di transizione energetica.”

Massimo Nicolazzi – Consulente e amministratore a vario titolo di società operanti in ambito energetico e finanziario. Ha una più che trentennale esperienza del settore energetico dove ha ricoperto incarichi direttivi in Eni/Agip e Lukoil, e come Ceo in Centrex Europe Energy & Gas. Docente di Economia delle risorse energetiche all’Università di Torino, è autore di numerose pubblicazioni, tra cui le monografie “Il prezzo del petrolio” (Boroli 2009) e “Elogio del petrolio” (Feltrinelli 2019). È Senior Advisor del programma per la sicurezza energetica dell’ISPI e fa parte del Comitato Scientifico della rivista “Limes”.

In sintesi (citazioni):

  • “La sicurezza energetica è anzitutto ridondanza.”
  • “Il fossile, e soprattutto il gas, carburante di riserva della transizione.”
  • “La decarbonizzazione si è intrecciata con la derussificazione.”
  • “Il gas non va chiuso, ma accompagnato con cortesia all’uscita.”

Gianclaudio Torlizzi – Fondatore di T-Commodity, la prima società italiana specializzata nella consulenza indipendente sulle materie prime per utilizzo industriale. Consigliere del Ministro della Difesa per l’analisi strategica dell’impatto delle materie prime e dei materiali rari sulla supply chain e sul comparto industriale della Difesa e componente del gruppo di studio istituito dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy volto all’analisi dei flussi di materie prime, semilavorati, capitale finanziario, risorse umane e altri input produttivi strategici indispensabili per la competitività del manifatturiero italiano. Membro del Comitato Scientifico del Policy Observatory dell’Università LUISS di Roma, tiene corsi presso la Scuola di Formazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

In sintesi (citazioni):

  • “L’adozione delle politiche Net Zero rappresenta uno dei più importanti cambi di paradigma che la società contemporanea si troverà ad affrontare.”
  • “Passare infatti da un sistema energetico basato sulle fonti fossili a uno basato sull’elettrificazione significa rivedere totalmente la catena di approvvigionamento in una fase storica caratterizzata dalla frammentazione e dal ripristino dei blocchi commerciali.”
  • “La necessità di approvvigionarsi di metalli e terre rare nell’attuale contesto di de-globalizzazione dell’economia mondiale e allontanamento dalla Cina, Paese che detiene di fatto il controllo della filiera green, determina forti criticità.”
  • “Al fine accrescere la competitività del Paese in un contesto certamente sfidante, è necessario predisporre un Piano Nazionale Minerario.”

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