Al GR3 sulle tensioni fra Governo italiano e Commissione europea

Alberto Bagnai 27 Dicembre 2015

Il 27 dicembre Alberto Bagnai, presidente dell’associazione a/simmetrie, è intervenuto al GR3. Durante la messa in onda si è preso atto dello scontro evidente tra Roma e Bruxelles. Mentre fino a poco tempo fa la Commissione elogiava l’Italia per le misure messe in atto, ora apre procedure di infrazione su temi quali: la crisi dei migranti, quella bancaria e il risanamento del polo siderurgico dell’Ilva.

Secondo Bagnai le riforme hanno fallito e il Governo non può più attuarne di nuove perché “glielo chiede l’Europa” e perché condizionato da regole di non facile applicazione.

Relativamente alla flessibilità di bilancio, l’economista ne evidenzia l’importanza, constatando come recentemente altri paesi europei se ne siano appropriati, non risultando chiaro perché adesso l’Italia non possa semplicemente richiederla invece di doverla implorare.

Il punto focale è la questione bancaria, che ha messo in rilievo la profonda asimmetria della costruzione europea attuale. Le istituzioni europee hanno perso autorevolezza e a tal riguardo Bagnai afferma che: “l’Italia ha sempre avuto le carte in regola più di altri paesi, e ha fatto molto bene il premier Renzi a ricordare che la regola del 3% sul deficit fu violata prima dalla Germania per aiutare le sue imprese con un colossale ancorché mascherato aiuto di Stato”.

Bagnai conclude il suo intervento con l’auspicio che si collabori produttivamente per uscire dalla grave situazione in cui versano tutti gli stati membri.

PODCAST (dal minuto 5:30). 

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