Approvato il rendiconto 2014

6 Maggio 2015

L’assemblea ordinaria dei soci, regolarmente convocata e costituita, ha approvato il rendiconto per l’anno 2014, corredato dalla nota integrativa e dalla relazione di missione. Nel 2014 l’associazione ha raccolto a vario titolo risorse per 140.257,87 euro e chiude il rendiconto gestionale con un sostanziale pareggio (avanzo di 1.609,59 euro), in conformità con il suo scopo non lucrativo, e una disponibilità finale di  27.247,97 euro, risultante in gran parte dall’avanzo gestionale realizzato nel 2013 e disponibile in forma liquida presso il conto corrente bancario e l’account PayPal dell’associazione.

Nel corso dell’anno l’associazione ha modificato la sua struttura di governance, portando il Consiglio Direttivo da tre a quattro membri, e ha incrementato la compagine sociale, portandola a 53 soci (il computo esclude le nuove richieste pervenute nel corso del 2015).

Sempre nel corso del 2014 l’associazione ha organizzato cinque eventi di rilievo internazionale, fra i quali la 16° edizione del convegno annuale dell’INFER (International Network for Economic Research) e la terza edizione della consueta conferenza annuale Euro, mercati, democrazia. Questa attività ha contribuito a promuovere l’immagine dell’associazione presso la società civile e i media tradizionali.

È inoltre proseguita l’attività di ricerca dell’associazione, diffusa tramite la collana di working papers, alcuni dei quali sono stati pubblicati in riviste prestigiose quali China Economic Review e Energy Policy. In particolare, le ricerche svolte dal centro studi di a/simmetrie hanno raggiunto le seguenti conclusioni di rilevanza pratica:

  1. una svalutazione della valuta italiana ha impatti relativamente minori sul prezzo dei carburanti. Ad esempio, una svalutazione una tantum del 20% provoca un aumento del prezzo alla pompa del solo 5%. Questi risultati sono stati convalidati dalla pubblicazione sulla più prestigiosa rivista internazionale nel settore dell’economia energetica, Energy Policy.
  2. le prospettive di crescita per il 2015 sono deboli, con una previsione di 0.6% per la crescita reale e -0.1% per l’inflazione (e quindi di 0.5% per la crescita nominale), il che contraddice le previsioni di governo e Fmi e renderà più difficoltoso rispettare le regole europee.
  3. ciò è dovuto in particolare al fatto che la svalutazione dell’euro rispetto al dollaro non avrà un impatto rilevante sull’economia italiana, perché la promozione dell’export verso i paesi extra-Eurozona sarà compensata da un incremento dell’import dai paesi del nucleo dell’Eurozona. Questo risultato è stato pubblicato da Applied Economics Quarterly.

Anche nel corso del 2014 a/simmetrie è stata fedele alla propria missione di produrre ricerche di qualità rilevanti per il dibattito corrente e di diffonderne i risultati presso la società civile.

 

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