L’assemblea ordinaria dei soci, regolarmente convocata e costituita, ha approvato il rendiconto per l’anno 2014, corredato dalla nota integrativa e dalla relazione di missione. Nel 2014 l’associazione ha raccolto a vario titolo risorse per 140.257,87 euro e chiude il rendiconto gestionale con un sostanziale pareggio (avanzo di 1.609,59 euro), in conformità con il suo scopo non lucrativo, e una disponibilità finale di 27.247,97 euro, risultante in gran parte dall’avanzo gestionale realizzato nel 2013 e disponibile in forma liquida presso il conto corrente bancario e l’account PayPal dell’associazione.
Nel corso dell’anno l’associazione ha modificato la sua struttura di governance, portando il Consiglio Direttivo da tre a quattro membri, e ha incrementato la compagine sociale, portandola a 53 soci (il computo esclude le nuove richieste pervenute nel corso del 2015).
Sempre nel corso del 2014 l’associazione ha organizzato cinque eventi di rilievo internazionale, fra i quali la 16° edizione del convegno annuale dell’INFER (International Network for Economic Research) e la terza edizione della consueta conferenza annuale Euro, mercati, democrazia. Questa attività ha contribuito a promuovere l’immagine dell’associazione presso la società civile e i media tradizionali.
È inoltre proseguita l’attività di ricerca dell’associazione, diffusa tramite la collana di working papers, alcuni dei quali sono stati pubblicati in riviste prestigiose quali China Economic Review e Energy Policy. In particolare, le ricerche svolte dal centro studi di a/simmetrie hanno raggiunto le seguenti conclusioni di rilevanza pratica:
- una svalutazione della valuta italiana ha impatti relativamente minori sul prezzo dei carburanti. Ad esempio, una svalutazione una tantum del 20% provoca un aumento del prezzo alla pompa del solo 5%. Questi risultati sono stati convalidati dalla pubblicazione sulla più prestigiosa rivista internazionale nel settore dell’economia energetica, Energy Policy.
- le prospettive di crescita per il 2015 sono deboli, con una previsione di 0.6% per la crescita reale e -0.1% per l’inflazione (e quindi di 0.5% per la crescita nominale), il che contraddice le previsioni di governo e Fmi e renderà più difficoltoso rispettare le regole europee.
- ciò è dovuto in particolare al fatto che la svalutazione dell’euro rispetto al dollaro non avrà un impatto rilevante sull’economia italiana, perché la promozione dell’export verso i paesi extra-Eurozona sarà compensata da un incremento dell’import dai paesi del nucleo dell’Eurozona. Questo risultato è stato pubblicato da Applied Economics Quarterly.
Anche nel corso del 2014 a/simmetrie è stata fedele alla propria missione di produrre ricerche di qualità rilevanti per il dibattito corrente e di diffonderne i risultati presso la società civile.